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L’importanza del Daisy Chain

L’importanza del Daisy Chain

Con il numero sempre crescente di appassionati che si dedicano alla traina d’altura, la scelta di chi decide di affinare la tecnica ricade spesso su trucchetti e montature messi a punto dai nostri amici angler oceanici, riadattandole per i nostri mari. Una di queste è la montatura Daisy Chain.

Apparentemente la traina d’altura può sembrare una tecnica semplice: filare qualche lenza, impostare la velocità e girovagare a caso in alto mare… certo, qualche volta, anche fatta in questo modo, può regalare una cattura “fortunata”, ma chi inizia ad appassionarsi davvero a questa tecnica, praticandola assiduamente, studiando e sperimentando, di sicuro non può far a meno di notare che è tutt’altro che facile.

Esistono tantissime sfaccettature, tanti trucchetti da poter mettere in pratica, varianti di cui tenere conto, assetti ed esche a seconda delle condizioni meteo marine e del periodo dell’anno… e c’è da studiare tanto, specialmente dando una sbirciatina alle tecniche oceaniche, per poi testarle svariate volte fino a farle proprie, adattandole alla propria barca, al proprio modo di pescare e soprattutto alle prede che si preferisce insidiare.

In quest’articolo vorrei soffermarmi su una tipologia di teaser tra i più efficaci in assoluto: la montatura chiamata Daisy Chain. Si tratta, nello specifico, di un terminale con una serie di teaser (quindi senza ami) in tandem, di solito dai quattro agli otto, alla cui fine può essere presente un’esca armata nel caso il terminale sia pescante oppure finire senza alcun amo, utilizzando la montatura solo come richiamo.

Fanno parte di questa categoria: Mud Mirror, Flippy Monkey Chain, Squid Chain, Flippy Monkey + Squid Chain, Bullet Daisy Chain e Mini Squid Chain.

Per quanto riguarda l’esca armata da collegare al moschettone dei teaser sarà un kona, preferibilmente un’esca rumorosa come un Jet Monkey, un Cube o un Albacore Tube.

Come usarla

La montatura Daisy Chain può avere la funzione puramente di teaser, oppure essere pescante. Nel caso in cui sia pescante, al moschettone in coda andremo a collegare un altro terminale di circa 2 - 2,5 mt con il kona armato. In realtà la montatura nasce per non essere “spezzata” e anche l’esca armata viene inserita direttamente sul nylon principale… ma noi preferiamo la variante del moschettone perché pensiamo sia importante avere la possibilità di poter variare il kona dietro al Daisy Chain, a seconda del colore, della dimensione e della testa che si reputano più validi in determinate condizioni. 

Questa montatura risulta molto valida in giornate di mare piatto sulle canne lunghe, come ad esempio la centrale (shot gun) o su uno dei due outrigger, mentre è consigliabile farla lavorare più vicina alla barca con mare mosso.

In generale su 6 canne in pesca, almeno 3 Daisy Chain andrebbero sempre filati. Nel caso in cui si voglia utilizzarlo semplicemente come richiamo, consigliamo di metterne due non armati tra i 15 e i 30 mt, e le canne armate a seguire.

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