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Quello che non ti aspetti dalla traina d'altura in inverno

Quello che non ti aspetti dalla traina d'altura in inverno

Se è vero che, con l’arrivo del freddo, inizia anche la stagione preferita da tanti pescatori, soprattutto dagli appassionati di traina col vivo, ma anche da chi ama dedicarsi ai cefalopodi, è altrettanto vero che un’altra buona fetta di pescatori non riesce proprio a rassegnarsi a dover abbandonare le tecniche tipicamente estive, più di tutte la traina d’altura.

Inutile negarlo, chi ama la traina d’altura, vedrà sempre le tecniche invernali come una sorta di ripiego… in costante countdown verso l’inizio della nuova stagione. E la tentazione di filare le canne in scia anche in pieno inverno alla ricerca di una fortuita cattura, è sempre tanta. D’altronde possiamo affermare con sicurezza che molte specie, soprattutto i tunnidi ma anche le aguglie imperiali, sono diventate ormai stanziali tutto l’anno… Anche se in realtà si conosce ancora molto poco sulle loro abitudini e migrazioni, e a parte qualche progetto di taggatura satellitare per cercare di monitorarne gli spostamenti invernali, tutto si riduce a notizie date dagli stessi pescatori, con le loro catture. Ed è un po’ un cane che si morde la coda, in quanto in inverno non esce praticamente nessuno in altura, perché è sempre stato considerato un periodo morto per questa tecnica, ma se nessuno la pratica è impossibile avere notizie di catture che potrebbero incentivare altri pescatori a tentare. Di conseguenza, se mai si dovesse verificare, o dovesse essere già in corso, un cambiamento sulle abitudini dei pelagici, difficilmente ce ne renderemmo conto. Sicuramente c’è da dire che anche la temperatura dell’acqua gioca il suo ruolo fondamentale, ed il fatto che questi pesci siano presenti tutto l’anno, non significa necessariamente che siano in attività come nel periodo caldo. Però, come abbiamo detto, la certezza che siano presenti ormai c’è, ed è tale proprio grazie a qualche notizia di cattura… magari qualche aguglia imperiale che abbocca a traina col vivo o a drifting, oppure qualche imbarcazione che viaggia sotto i 10 nodi di crociera, alla quale non costa nulla filare qualche canna in pesca durante i suoi spostamenti.

Inverno ma non troppo

Da una parte i pesci che mutano le proprie abitudini, dall’altra anche il clima sta dimostrando parecchi cambiamenti… con l’inverno vero e proprio che diventa sempre più breve, regalandoci tante giornate calde. E non è raro, specie in alcune zone del sud Italia, ritrovarsi a dicembre a mezze maniche in barca nelle ore centrali. Questo fa sì che anche la temperatura dell’acqua rallenti il suo raffreddamento e, di conseguenza, allunghi notevolmente la stagione di pesca in altura. Non a caso, personalmente, ho sempre considerato il mese di ottobre uno dei migliori, insieme ai mesi che segnano l’inizio della stagione. Negli ultimi due anni, però, ho potuto constatare (sia personalmente che tramite notizie ricevute) una certa attività anche nei mesi successivi, addirittura a gennaio/febbraio. Ora non voglio dire di uscire in altura con temperature prossime allo zero, ma tra fine novembre e dicembre, soprattutto nelle giornate più calde, potrebbe valerne la pena.

Traina d'altura in inverno: quando e dove

In inverno non sarà facile, e neanche conveniente, improvvisare un’uscita in altura, o perseverare nell’idea di uscire un determinato giorno a prescindere dalle condizioni meteo, solo perché magari si è liberi da altri impegni. L’ideale invece è, al contrario, monitorare il meteo ed organizzarsi per la giornata con le temperature più alte, oppure in seguito ad un periodo di tempo buono e caldo, quando magari un leggerissimo innalzamento delle temperature può essere percepito anche sotto il pelo dell’acqua. E non solo, perché se già normalmente l’altura rende maggiormente nelle ore con il sole alto, ancora di più in questo periodo è importante essere in pesca nel picco di temperatura giornaliera… quindi mollare gli ormeggi con comodo a metà mattinata, senza necessità di levatacce. Gli spot di pesca saranno gli stessi del periodo estivo, magari lavorando di più quelle zone in cui abbiamo registrato catture solitamente a fine stagione, ma senza timore di spingersi anche su batimetriche più basse. I pelagici infatti, soprattutto in inverno quando il sotto costa di svuota di barche, non disdegnano di avvicinarsi alla costa per nutrirsi magari anche di calamari o piccoli pesci. Questo comportamento è noto soprattutto per i piccoli di pesci spada, ma anche le aguglie imperiali spezzo bazzicano su batimetriche basse, e per basse intendo anche 40/50 mt.

 

L'attrezzatura per la traina d'altura in inverno

Se già l’altura in generale è una sorpresa… in inverno lo è ancora di più. Potrebbe capitare di tutto, come l’episodio successo ad un amico che rientrava verso il porto ad ormai notte, con ancora le canne in pesca, ed ha avuto un triplo strike di tonni… Così come potrebbe abboccare qualche bella lampuga, ancora in circolazione dal periodo estivo, senza escludere appunto spada ed aguglie imperiali. Casi fortuiti a parte, volendo fare le nostre scelte con cognizione di causa, in modo da ricercare almeno un minimo la nostra preda, probabilmente la scelta più sensata potrebbe essere proprio quella di utilizzare un assetto misto tunnidi e rostrati, con almeno 6 canne in pesca. Ovviamente quelle per tunnidi saranno soprattutto i jet come il Jet Monkey, il Cube o il Fat Monkey, mentre quelle per rostrati saranno kona e bullet, di dimensione compresa tra i 15 e i 30 cm, come l’ Albacore Tube o lo Spearfish Master.

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